L’Implantologia dentale è in continua evoluzione, perché il Sorriso non ha età!
Tutti vorremmo uno splendido sorriso smagliante e sano fino a 80 anni, ma purtroppo, il più delle volte, la natura non ce lo permette. Proprio per questo motivo l’odontoiatria moderna è scesa in campo con una metodica specifica: l’implantologia dentale.
Cosa è l'implantologia?
Quando parliamo di Implantologia dentale intendiamo quella branca dell’odontoiatria che si interessa della diagnosi, dello studio e della cura di tutti quei casi di edentulia, che possono essere sia parziali (assenza di uno o più denti), che totali (assenza di tutti i denti di una o di entrambe le due arcate dentali).
L’obiettivo principale di un intervento implantologico è ottenere la riabilitazione totale di tutte le funzioni orali (fonazione, masticazione, respirazione, etc.), tramite l’utilizzo di un impianto in titanio, un materiale altamente biocompatibile e soprattutto molto resistente.
La radice artificiale viene inserita chirurgicamente nell'osso mandibolare o mascellare, ricreando perfettamente l’elemento dentale perso. Dopodiché è necessario attendere il periodo di osteointegrazione, che può durare dai tre ai sette mesi, prima di procedere definitivamente con l’inserimento della protesi finale.
Il titanio ha permesso di facilitare tale processo, favorendo l’attacco biologico del tessuto osseo al materiale chimico.
Secondo le ultime statistiche, effettuate su pazienti sottoposti ad intervento implantare, è stato dimostrato che il 95% dei pazienti, dopo 10 anni dall’intervento, ancora sorride tranquillamente con i propri impianti dentali.
Grazie all’implantologia osteointegrata, è iniziata finalmente una nuova epoca nel mondo dell’odontoiatria!
Chi è e cosa fa l’Implantologo?
L’Implantologo è il dentista specializzato in impianti, responsabile dell’intervento chirurgico implantologico.
In Italia, non esiste una specializzazione universitaria in implantologia. Quindi sono abilitati a questo tipo di intervento gli odontoiatri, laureati in Odontoiatria e Protesi Dentaria, o i medici, laureati in Medicina e Chirurgia ed iscritti all'Albo degli Odontoiatri.
In seguito a specifici corsi di formazione e master, l’implantologo è in grado di diagnosticare, pianificare e realizzare tutto il processo di riabilitazione implanto-protesica, ricorrendo a tecniche sia di tipo chirurgico che protesico.
Le competenze chirurgiche devono essere integrate da una valida conoscenza parodontale e protesica.
La professionalità e l’esperienza dell’implantologo determinano il successo di tutto l’intervento.
Procedure Cliniche di Implantologia Orale presso il nostro Studio Dentistico di Brescia
Un intervento di implantologia dentale, indipendentemente dalla tipologia della metodica scelta, si articola in 5 fasi ben precise.
1. Fase Pre-Chirurgica Implantare: durante la quale il Dottor Scala studia e valuta attentamente il caso e la condizione di salute del paziente (anamnesi); poi elabora la progettazione digitale computer assistita (“Implantologia Digitale”) dell’intervento; realizza delle dime radiologiche o chirurgiche, in modo da poter guidare più facilmente tutta la procedura chirurgica con l’inserimento finale dell’impianto ed infine spiega al paziente, in modo chiaro, le procedure del trattamento, la scelta della metodica implantologica e tutte le norme da adottare prima dell’intervento. Se necessario, lo specialista può prescrivere dei farmaci da assumere prima dell’intervento, a seconda della situazione clinica del paziente.
2. Fase Chirurgica Implantare: prima di iniziare il paziente deve firmare il documento riguardante il Consenso Informato al trattamento chirurgico programmato. Successivamente si passa alla fase anestesiologica, che può essere parziale o totale, in base al tipo di intervento che si deve eseguire. A tal fine è possibile ricorrere anche al nuovo trattamento di sedazione cosciente con il protossido di azoto. Lo specialista eseguirà delle piccole incisioni sul tessuto osseo mascellare e/o mandibolare in cui successivamente è possibile inserire le viti in titanio (impianti endossei e/o osteointegrati), elemento basilare su cui fissare una corona, una protesi totale o un ponte.
3. Fase Post-Chirurgica Implantare: alla fine dell’intervento il paziente deve seguire attentamente tutte le prescrizioni e i protocolli forniti dall’implantologo per almeno 15 giorni (periodo post operatorio), che prevedono:
- l’assunzione di una terapia farmacologia sistemica (antibiotica e/o anti-infiammatoria) e topica (collutori specifici);
- l’adozione di una dieta liquida o semiliquida, che limiti i movimenti muscolari dell’organo masticatorio;
- l’astensione assoluta da fumo, alcol e dolci, che potrebbero influire negativamente sul decorso della guarigione;
- la necessità di sottoporsi regolarmente ad una serie di visite specialistiche di controllo.- 4. Fase Pre-Protesica: La durata di questa fase dipende dal tipo di approccio implanto-protesico prescelto. Generalmente, prima di inserire i monconi protesici e cementare la corona, la dentiera o il ponte, i tempi di attesa possono variare dalle 72 ore ai 6 mesi.
5. Fase Protesica: questa fase si articola in due momenti: protesizzazione provvisoria, in cui i manufatti protesici provvisori vengono cementati sopra i monconi; protesizzazione definitiva, in cui i manufatti protesici vengono cementati definitivamente sugli impianti.
I materiali da innesto utilizzati in implantologia dentale
In un intervento implantologico si tende ad utilizzare i materiali cosiddetti alloplastici, quindi:
i metalli: sono i materiali maggiormente utilizzati in implantologia, perché molto resistenti ed elastici, capaci di sostenere qualsiasi tipo di forza e di carico;
le ceramiche: molto richieste sono quelle di ossido di alluminio e di fosfato di calcio, le famose ceramiche bioattive, che partecipano ai processi metabolici ossei;
resina: materiale altamente elastico ed anallergico.
Si tratta di sostanze che possono essere utilizzate in maniera illimitata, facili da recuperare, biocompatibili e soprattutto in continua evoluzione.
Perché si arriva a perdere i propri denti?
Fino a questo momento abbiamo parlato di come intervenire in assenza di denti, ma ci siamo chiesti di come siamo arrivati a chiedere un impianto?
Perché giunti ad una certa età c’è un rischio maggiore di perdere i propri denti? Cosa succede nella nostra bocca? Chi sono i principali responsabili di tutto ciò?
Prima di tutto è bene capire cosa succede nella bocca. Proviamo ad immaginare l’ambiente orale, anche solo per alcuni secondi: la temperatura nel cavo orale può variare da zero gradi a 100°; i denti sono continuamente attaccati da batteri, da acidi e il più delle volte sono soggetti a forze e carichi notevoli. Spesso i denti devono affrontare delle sfide molto impegnative e a volte non ne escono del tutto vincenti.
Ad aggravare la situazione, poi, subentrano altri specifici fattori, come ad esempio;
un’alimentazione ricca di troppe sostanze zuccherine;
una scarsa e inadeguata igiene orale;
carenti e non frequenti controlli specialistici;
l’insorgenza di patologie parodontali;
un trauma dovuto ad un infortunio sportivo o ad un incidente.
Tutto ciò comporta solo la formazione di carie, la prima responsabile della perdita dei denti. Spesso può essere utile intervenire con una terapia canalare, ma quando questa non è sufficiente a risolvere il problema, si passa ad un intervento implantologico.
La decisione finale del dentista di sostituire o meno un dente con un impianto, dipende da molti fattori, tra cui l’integrità del dente e della sua radice, la salute del paziente, la necessità di specifiche cure etc.
Quali sono i principali vantaggi e svantaggi di un intervento implantologico?
Vantaggi
L'impianto permette di sostituire gli elementi dentali assenti, senza danneggiare assolutamente quelli rimanenti naturali.
L’impianto permette di evitare i classici fastidi manifestati con l’utilizzo delle protesi mobili “dentiere” (protesi scheletrata o protesi parziale in acrilico).
L’impianto permette di tornare a sorride in modo del tutto naturale!
Svantaggi
In caso di un intervento implantologico i principali svantaggi sono due:
il costo di tutto il trattamento, che dipende da più fattori, quindi non è possibile stabilire a priori una somma conclusiva;
l’attesa, a volte lunga, del processo di osteointegrazione. Fattore dipendente dalla capacità dei tessuti del paziente di integrarsi con i materiali biocompatibili.
Dott. Antonio Scala
Studio Dentistico Brescia
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